Pubblicato il 1 aprile 2021
Il Festival del Cinema Italiano per la seconda volta a San Vito Lo Capo
Già dagli anni '50 fino alle ultime realtà, San Vito Lo Capo si dimostra un connubio perfetto per la storia del cinema.
Come augurio alla bella stagione, anche quest'anno il nostro territorio si prepara per la seconda edizione del Festival del Cinema Italiano, importante rassegna cinematografica volta a valorizzare gran parte delle produzioni nazionali dell'ultimo anno. Si terrà al Palafestival dall'8 Giugno al 12 Giugno in pieno rispetto delle regole di contenimento per la pandemia in modo da organizzarla in presenza, così come lo scorso anno.
Seguirà la direzione di Paolo Genovese che insieme a suoi colleghi registi, attori, produttori e giornalisti attribuiranno all'evento un significato di ripartenza per l'intero settore danneggiato dall'emergenza sanitaria.
Ad arricchire l'importanza del Festival inoltre, saranno i documentari presentati durante le varie giornate, affronando grandi tematiche rilevanti in perfetta sintonia anche con il territorio che lo ospita. Ci riferiamo a tematiche ambientali o legate ai cambiamenti climatici che risultano interessanti nell'ottica di preservare il più possibile anche il nostro patrimonio naturale. Nello specifico si tratterà la questione della "Riforestazione terrestre e marina" sostenuta dal perere scientifico di Maurizio Menicucci.
San Vito Lo Capo, non a caso viene scelta come preziosa location anche per la sua storia cinematografica. Dagli anni '50 con "Vento del Sud" diretto da Enzo Provenzale in cui troviamo una giovanissima Claudia Cardinale. Fino agli anni '80 quando Sandro Bolchi si occupava delle scene con Lea Massari in "La Vigna di Uve Nere" e poi ancora nel 1990 quando Giuseppe Tornatore scelse le nostre bellezze per girare alcune scene di "Stanno tutti bene" con Marcello Mastroianni.
Anche il piccolo schermo ha trovato in San Vito Lo Capo elementi ideali per film e fiction, ricorderemo tutti la trasformazione della Tonnara prima in una caserma militare in "Cefalonia" con Luca Zingaretti e poi in un episodio de "Il Commissario Montalbano" in un covo di trafficanti.